Gli enti a cui è possibile accedere attraverso i concorsi pubblici sono i seguenti:
organi costituzionali (es. Camera dei deputati), ministeri, enti pubblici statali (es. Consiglio nazionale delle ricerche), università, enti locali (province, comuni) unità sanitarie locali.
Gli avvisi di tutti i concorsi vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale - Concorsi ed Esami che esce ogni settimana il martedì e il venerdì. Tranne che per le amministrazioni centrali, di solito la Gazzetta non pubblica il bando completo di concorso ma solo degli avvisi di concorso.
I bandi completi dei concorsi indetti dalle amministrazioni periferiche spesso vengono pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione (B.U.R.).
I concorsi pubblici possono essere di tre tipi:
1. per titoli: nel bando vengono indicati i titoli che occorrono per accedere al concorso e quelli che danno punteggio, mentre la graduatoria dei concorrenti è fatta mettendo a confronto titoli di studi, corsi, documentazione sulle esperienza fatte, pubblicazioni, ecc. E’ una formula piuttosto rara ed occasionale in uso per posizioni specialistiche e, più frequentemente, come strumento per la progressione di carriera all’interno della pubblica amministrazione.
2. per esami: è la formula più diffusa e conosciuta per accedere all’impiego pubblico in ruoli amministrativi e tecnici. L’assunzione avviene sempre in base ad una graduatoria redatta a seguito dei risultati conseguiti in una o più prove.
3. per titoli ed esami: le graduatorie dei concorrenti tengono conto della somma dei punteggi ottenuti in base ai titoli (studio, carriera ed esperienza) e ai risultati della prova scritta ed orale.
Le prove utilizzate nei concorsi pubblici sono riconducibili a cinque tipologie:
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test pscicoattitudinali, utilizzati soprattutto per effettuare una prima scrematura dei candidati, sono caratterizzati da una serie di quiz che saggiano le attitudini logico-matematiche e linguistiche;
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quiz a scelta multipla, si tratta di una serie di domande di cultura generale o sulle materie d’esame, alle quali si deve rispondere scegliendo tra un numero limitato di risposte disponendo di un lasso di tempo abbastanza breve;
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domande con risposta sintetica, caratterizzata da una serie di quesiti a cui bisogna rispondere liberamente rispettando però lo spazio massimo a disposizione;
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tema, in cui viene richiesto di trattare in modo approfondito un argomento;
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redazione di un atto amministrativo, utilizzata in particolare per l’assunzione di impiegati negli enti locali, richiede la stesura di una delibera o di un’ordinanza con la possibilità di consultare codici non commentati.